Quasi quaranta racconti in totale, che romanzano i “fuoriclasse altalenanti” di una Grosseto nuova e vecchia, vista da una prospettiva singolare e bizzarra, cioè dietro ad un bancone: quello del Caffè Ricasoli ovviamente.
La flora e la fauna del Ricasoli sono variegate, vaste, sconfinate, non riconducibili a una sola razza o specie.
“Mi scusi quell’omo, come faccio a prende il pullmanne e andà all’ospedale?”
Marco fa un tiro di sigaretta, con atteggiamento d’alto borgo, si sistema la manina sul fianco sinistro, la guarda e le dice: “Se vòle prende il pullman e andà all’ospedale…lo prenda nel muso signora!”
Il resto è già storia.
- Se non voi risolve un caso nella tu’ vita, devi chiamà proprio loro dirrei! Se vanno al mare un trovano l’acqua…i film americani un li guardi? Non t’hanno insegnato niente? In questo so’ proverbiali! –
A ognuno le proprie croci da portare, a noi del Ricasoli il Kaino e gli altri ‘Demoni’, ma anche all’americani…l’FBI.
- Poeta com’è? Sei briaco? -
– Mah insomma Gigi, la mi’ mamma prima m’ha fatto:
“Emanuele ma perché torni sempre a casa mezzo briaco? Perché?”.
- Vedrai, Gigi, mi da la metà dei soldi… -
Questo succede a fine serata quando ho voglia di ascoltarlo…
- Poeta voi da beve? -
– ‘Na Ceres…magari…anche sì! -
– E co quali soldi? C’hai ‘n chiodo da quando giocavo io nel Grifone…-
Quando feci la prima volta il mercatino dei ragazzi avrò avuto cinque o sei anni…forse Lucio, ancora oggi, è l’unico personaggio esistente che crede nella quotidianità di quel mercatino.
“So’ venuti anche i vigili stamani…mi volevano mandà via…”
“E te Lucio che gli hai detto?”
“Non cercate di fermarmi…voglio solo scaccolarmi…O Gigi, so andati via in un baleno…”
Chiudemmo alle otto del mattino, il pavimento sembrava piazza San Marco a Venezia dopo i Pink Floyd.
Infilai un costume e la prima maglia che trovai, mi precipitai sulla spiaggia deserta del Km28, promettendo a me stesso che non sarei mai più andato a vedere un concerto dell’artista underground nemmeno se mi avesse invitato Nelson Mandela.
Non si può mai stare tranquilli nella vita, è proprio vero. Il sonno era altrove, e promisi a me stesso, anche che, la sera, appena rientrato, mi sarei docciato e coricato come quando ero bambino.