LE NORD DE MOI
nord di me. Credo sia più corretto così, perché non potrei definirlo certamente il mio di nord.
Possiedo origini opposte che provengono d’altrove. Le mie origini sono forti di amore ed orgoglio, il mio sangue pulsa meridione, ma giace e vive contemporaneamente al mio interno una zona di attrazione verso certi scenari nordici, sicuramente più malinconici, più nostalgici, più solitari ed isolati. Me ne sono accorto crescendo, come spesso accade. I miei tragitti e le mie scelte in termini di viaggi mi vedono scorrere in alto sulla cartina e sul mappamondo terrestre. Desidererei non fermarmi ancora su questo percorso e proseguire ancora più in su se possibile. Chissà poi cosa mi cambierà? Silenzi differenti, pace, ordine, rigore logico ed un forte senso civico: questo mi attrae. Ampiezza di orizzonti, cieli grigi, scuri e tutt’a un tratto azzurri e di un chiaro accecante. L’influenza dell’Oceano che con le sue alte e basse maree destabilizza e rende unica una fetta di pianeta, come del resto tutto è in natura se si guarda con un occhio più attento e scrupoloso. Terre di contrasti quindi, poiché spesso è da questi che nascono tesori inattesi come arcobaleni sul soffitto dei nostri occhi.Vinicio Capossela diceva che il sud era la sua fuga dell’anima in un disco oramai datato per molti. Ecco, credo che al momento la mia fuga evasiva sia verso il nord dell’Europa. Inteso come nord di me stesso però, e non solo geograficamente parlando.
Questo un percorso fotografico nella zona settentrionale della Francia, in equilibrio stabile umorale tra la Normandia e la Bretagna, scoprendo meraviglie a qualche ora di volo e a qualche centinaia e centinaia di km dall’ordinarietà straordinaria della mia vita, come quella di noi tutti, problemi compresi, da lasciare chiusi a chiave dentro casa propria. Luigi Ambrosio
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