A questo punto non bastava più solo lavorare sull’immagine…

… mi serviva altro. Emanuele Cardile che suona il basso, mi ha chiesto un lavoro su commissione. Jaco Pastorius. e chi altro sennò? Il migliore bassista del mondo come si definì egli stesso. Presuntuoso certo, ma come non esserlo al posto suo? Amante del basketball giocato in strada sui campi di New York, narcolessia permettendo, droghe ed alcool permettendo ugualmente. Uomo geniale nella musica, estraniato nella vita, dall’approccio punk mentale prima che musicale, mentre il suo Fender prendeva fuoco per la velocità della sua esecuzione, mentre lui magari non se ne rendeva nemmeno conto. Non mi bastava usare il suo volto così perfetto per il bianco e nero, adatto, affascinante… servivano parti del suo strumento per completare questa ultima “fatica”. Jaco Pastorius, il più grande bassista di tutti i tempi.

88 ( largo) x 68 ( alto ) anno 2015. Courtesy Emanuele Cardile

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