Gianluca Acquilino era un ragazzo come me…
mancato troppo presto e senza un motivo al percorso della vita. Aveva suonato da me al Caffè Ricasoli, e si era concesso una o più bevute, dentro o fuori come un normale avventore… proprio come fanno tutti i ragazzi, perché così è, ogni generazione ha i suoi riti. Aveva occhi vivi e al tempo stesso timidi, riusciva a nascondercisi dentro, o almeno a me così pareva per quel poco che potessi asserire di conoscerlo. Quando suo fratello Salvatore mi ha chiesto se volessi partecipare ad una mostra collettiva ( Associazione Real Giallu ) in memoria di Gianluca, mi è venuto dal cuore e con facilità rispondere di si… ho creato e radunato cinque miei lavori ( esposti nel mese di Dicembre 2014 presso il Caffè Centrale di Follonica ), che avevano in comune la musica e il giallo come colore vivo, come fossero brani di una compilation per uccidere la monotonia e le gabbie che a noi tutti attanagliano l’anima… proprio come faceva Gianluca con il suo reggae, e non solo, per eludere momentaneamente i colori monotematici di alcune giornate…
R . I . P .